Chi è Viviana Guglielmi, la giornalista del fuorionda di Andrea ...

In un fuorionda del suo programma Diario del giorno su Rete 4, si vede un Andrea Giambruno, il giornalista compagno di Giorgia Meloni, particolarmente esuberante, che si sposta in modo chiassoso da una parte all’altra dello studio gesticolando, ripetendo parolacce e lamentandosi di qualcuno: «Ma non mi rompessero il ca** con il ciuffo, ho 42 anni e ce li ho i capelli, qua dentro sono tutti pelati, non mi rompessero i cog**ioni».

Il suo tono cambia quando si avvicina alla collega in studio, le dà qualche pacca sulla spalla e le sfiora i capelli. Con voce più bassa le dice: «L’unico giudizio che conta per me è quello di Viviana», poi le fa i complimenti per il suo abito «blu estoril» e, anche se la giornalista si mostra indaffarata e non gli dedica attenzione, Andrea Giambruno continua: «Sei di buon umore? Mi è dispiaciuto ieri vederti un po'… Sei una donna intelligentissima, ma perché non ti ho conosciuta prima…?».

L’imbarazzata giornalista si chiama Viviana Guglielmi e lavora per le reti Mediaset. Nata a Sanremo nel 1977 e cresciuta nel Bergamasco, è laureata in Scienze della Comunicazione ed è iscritta all’Albo dei giornalisti della Lombardia dal giugno 2009. La sua carriera nel giornalismo televisivo è cominciata con programmi di sport e di intrattenimento. Viviana Guglielmi ha lavorato prima ad Antennatre, al format Azzurro Italia, poi a TeleLombardia, dove conduceva Happy Hour. Ha collaborato anche con Inter Channel, Sistal Tv e Gazzetta TV, per approdare, infine, a Tgcom24.

Di sé, in un’intervista del 2015, aveva raccontato: «Sono appassionata di sport. Da ragazzina facevo i campionati regionali di nuoto, stile libero. In tv non perdevo una puntata de La domenica sportiva. E mi dicevo: “Un giorno mi piacerebbe condurre un programma di calcio”». Il suo modello è Candido Cannavò. «Mi sono nutrita dei suoi editoriali, dei suoi libri». Quando lo vedeva in televisione, lo apprezzava soprattutto per un motivo: «Mi dicevo: “Quello è lo stile giusto, compassato e profondo, mai sopra le righe, mai una parola fuori luogo”».