Non basta il gol di Lucumi, Bologna battuto in casa dal Lilla: ora la ...
Per Italiano quattro ko in cinque gare. Apre e chiude Mukau, in mezzo la prima rete nel torneo dei rossoblù. E Skorupski evita un passivo peggiore
Dal nostro inviato Vincenzo Di Schiavi
27 novembre 2024 (modifica alle 23:03) - BOLOGNA
Prima il Monaco e ora il Lilla. La Francia cala come una ghigliottina sulle aspirazioni di playoff del Bologna. La doppietta di Mukau cancella il gol della speranza di Lucumi e con un punto in 5 partite i rossoblù si devono accontare delle briciole in coda ad una gara che, come tutte le altre, lascia dei rimpianti per i regali fatti dietro e sotto porta.
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Torna Ndoye sulla sinistra, mentre il ballottaggio per la prima punta lo vince Dallinga con Castro relegato in panchina, ma la grande novità del giorno della verità e lo scozzese Ferguson dal primo minuto insieme a Freuler e Fabbian. Italiano si affida dunque allo scozzese, uno dei leader conclamati, per scheggiare i dubbi di un cammino europeo che stenta a decollare. Anche Genesio presenta novità non preventivate: su tutte la panchina per Zhegrova, il motore pensante di una squadra che ha nel 17enne Bouaddi il faro del centrocampo e il David, inseguito in passato da tutte le big italiane, un implacabile terminale offensivo. I rossoblù provano a mettere subito le mani sul match sfruttando le linee verticali. Freuler staziona davanti alla difesa, attorno a lui tutti fanno la spola attaccando e difendendo in egual misura. Minuto 5: il Dall’Ara esplode ma l’urlo si strozza in gola. Orsolini imbecca Dallinga che fugge verso la porta e gela Chevalier col destro ma la posizione di partenza è irregolare. Il Lilla avverte il pericolo ed esce dal suo torpore attaccano dli spazi con grande efficacia. Alexsandro, inseguito dai rossoblù in estate, sbuca in area su angolo e coglie il palo. Due folate figlie di un equilibrio vivace anche se le conclusioni latitano. Gudmundsson e Sahraoui martellano sulla sinistra, Villa si fa anticipare da Beukema, mentre Ndoye fa la scelta sbagliata quando deve concludere. Pillole di un match che il Bologna non riesce a piegare alla propria volontà. Anzi. La Champions presenta un altro conto salatissimo a fronte di un errore surreale. Posch rimette da fallo laterale su Beukema che gli restituisce la palla: l’austriaco gliela spara in fronte e il rimpallo favorisce Villa che serve Mukau davanti alla porta. Primo tentativo respinto da Posch, il secondo finisce in fondo al sacco (44’). Il Lilla va al riposo fatturando anche oltre i meriti, ma a queste latitudini certi errori bestiali si pagano.
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Nulla cambia Italiano al ritorno in campo. Skorupski mette un paio di pezze, Dallinga si fa pescare ancora in fuorigioco, Gudmundsson, che viaggia a una velocità sconosciuta ai rossoblù, si fa ipnotizzare ancora da Skorupski. Il palleggio francese è ben più sciolto, specie nello stretto, e quando il Bologna riesce finalmente a sfondare, Dallinga si divora il pari da due passi di testa. La pressione rossoblù però si fa costante, il Lilla cede campo e da una punizione di Lykogiannis ecco sbucare il piedino di Lucumi che fredda Chevalier. Siamo al minuto 18, l’incantesimo è rotto, la casella dei gol fatti non segna più lo zero. Qui dovrebbe cominciare una nuova partita e invece Ferguson si perde Pardo che crossa per Mukau lesto a firmare la doppietta. Una manciata di minuti per sussultare e accorgersi che tutto è di nuovo come prima. Italiano inserisce Miranda e Odgaard per Lykogiannis e Orsolini. Entra pure Castro per Fabbian ma è Skorupski a evitare la fine anticipata con almeno tre interventi.