Dimitrov-Tsitsipas: così belli e imprevedibili, forti e deboli…

4 Nov 2023

Atp

Il derby di Parigi fra due annunciati eredi di Federer è impronosticabile come le loro carriere. A fronte di mezzi tecnici e fisici straordinari. Forse eccessivi!

Dimitrov - Figure 1
Foto SuperTennis

di Vincenzo Martucci | 04 novembre 2023

Stefanos Tsitsipas in azione al Rolex Paris Masters (Getty Images)

L’insostenibile leggerezza dell’essere si declinava nel tennis nel nome di un altro ceco, come il mitico Milan, si chiamava Tomas Berdych: aveva tutto per sfondare, dal fisico alla tecnica, era anche bello, ma forse era troppo perfetto. Infatti, malgrado le promesse e le potenzialità, si fermò a un passo della gloria passando il testimone prima a un bulgaro cresciuto negli USA, Grigor Dimitrov, e poi a un greco, Stefanos Tsitsipas.

Anche loro meravigliosi, in tutto, affascinanti e impossibili, anche loro accreditati di imprese inenarrabili che invece si sono concretizzate in fallimenti e delusioni, o almeno in risultati non all’altezza delle aspettative proprie e dell’esterno. Fino a ritrovarsi nella semifinale di Parigi-Bercy che conta molto più di quanto sembri. Dove il 32enne Grisha, che ha dato un motivo extra per litigare alle regine del tennis, Serena Williams e Maria Sharapova, e cattura ovunque gli occhi (eufemismo) di grandi e piccine, sfida in un singolare derby il novello Achille, il 25enne Stef, che s’è nascosto fra le ancelle (mamma e Paula Badosa) per ritrovare coraggio. E forse lo sta ritrovando proprio nell’esaltazione della sua leggerezza, nell’accettazione della caducità, nell’assimilazione dei propri limiti.

Dimitrov - Figure 2
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IL TENNIS CLASSICO DI TSITSIPAS E DIMITROV

Grisha e Stef hanno in comune tanto. A cominciare dal rovescio a una mano, classico, che non va più di moda contro il micidiale top spin, ed è insieme orgoglio e condanna. Alti quasi uguale (1.93 Tsitsipas, 1.91 Dimitrov), fortissimi al servizio e nel dritto, super atleti, agili, veloci e potenti, sono due attaccanti da fondo che si spingono volentieri e con profitto a rete.

EntrambI con genitori maestri di tennis, entrambI star a livello juniores, entrambi forgiati lontano da casa da figli di nazioni povere di strutture, di tradizione e di mezzi economici: Dimitrov alla Casal-Sanchez Academy di Barcellona e poi da Mouratoglou in Francia, Tsitsipas direttamente dall’abile guru. Entrambi, da neo professionisti, sono stati marchiati troppo presto dalla somiglianza con il Magnifico, l’irraggiungibile Roger Federer. Per molti, il bulgaro è rimasto “Baby Fed”, l’idolo a quale si è ispirato e al quale somiglia davvero tanto nel gesto, e il greco è l’unico che dispone di un arsenale completo come RogerExpress ma non sempre sceglie la freccia giusta dalla sua faretra. 

Dimitrov - Figure 3
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Entrambi sono condannati dagli dei del tennis a specchiarsi troppo e a perdere così, spesso, l’attimo fuggente. Fors’anche perché danno l’impressione che non si danno fino all’ultimo, che non sono disposti ad entrare nell’ignoto dei propri limiti,  spezzarsi in due per raggiungere la vittoria, con quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così di chi in fondo può vivere benissimo anche senza uno Slam e senza arrivare al numero 1 della classe. Anche se tutti e due si sono accomodati sulla poltrona numero 3 del ranking. Anche se poi, in fondo, quando si sono ritrovati soli con sé stessi, davanti allo specchio, con l’orgoglio in sangue, hanno pianto lacrime amare e inconsolabili malgrado l’aiuto dei loro fulgidi - ed invitantissimi - amori. Che fossero le super modelle VIP di Grisha o le più belle del reame tennis, come Stef.

MISTERO

Entrambi sono transitati attraverso crisi e crisette, infortuni e successi improvvisi e anche inspiegabili. Più eclatanti le fiammate di Grisha: quella delle ATP Finals 2017 quando approfittò di un Super (dimesso e quella di questi ultimi 5 tornei, con 4 top 5 battuti: semifinali a Chengdu, quarti a Pechino, semifinali a Shanghai, ottavi a Vienna e semifinali a Bercy. Dove ha stabilito un altro record personale, eliminando top 30 nello stesso torneo. Più cocenti le delusioni di Stefanos, che, contro Djokovic - la sua bestia nera con gli ultimo 10 ko di fila -, ha perso due finali Slam, addirittura da due set avanti, al Roland Garros 2021, e in tre tiratissimi agli Australian Open 2023. Anche se, proprio come Dimitrov, può vantare un trionfo alle ATP Finals nel 2019 e, nel confronto di Parigi contro il bulgaro, parte avvantaggiato dai precedenti, addirittura 6-1, e anche dalla condizione atletica che sembra migliore rispetto a quella dell’ex fidanzato di Maria Sharapova, apparso sempre più stanco di testa e di fisico, dopo aver superato Musetti, Medvedev, Bublik e Hurkacz. Ma chi riesce ad interpretare la divina leggerezza dell’essere di Dimitrov & Tsitsipas?

Dimitrov - Figure 4
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