Giorgio Zanchini a Ester Mieli (Fdi): «Senatrice, lei è ebrea?». E ...

5 giorni ago
Giorgio Zanchini

Una domanda mal posta: "Lo chiedo anche a lei così facciamo chiarezza. Lei è ebrea?”. Che offende e innesca un polverone. C'è ancora la Rai al centro della bufera politica. Non c'entra il caso Scurati, che pure gonfia in vista del 25 aprile. Ma un botta e risposta tra Giorgio Zanchini, conduttore di Radio Anch'io e la senatrice di Fratelli d'Italia Ester Mieli, con il conduttore che finisce nel mirino di esponenti di primo piano del governo e della maggioranza.

La ricostruzione

Andiamo con ordine, per riavvolgere il filo. E' prima mattina, il noto programma di Radio 1 si occupa delle proteste studentesche nelle università per la guerra a Gaza, sfociate in episodi di violenza contro le Forze dell'ordine censurati anche dalla premier Giorgia Meloni. In collegamento, una delle studentesse protagoniste delle proteste a Torino, il professor Michael Driessen della John Cabot ed Ester Mieli, senatrice di FdI e voce autorevole della comunità ebraica italiana.

Di qui l'incidente. La studentessa si scaglia con pesanti accuse contro Israele, l'occupazione a Gaza. Zanchini chiede se tanta acredine non sfoci in una manifestazione di antisemitismo, di odio anti-ebraico. E passa la parola a Mieli, ponendo alla senatrice di FdI la domanda sulla sua religione. Non apprezza, Mieli: “Sì, sono ebrea, ma lei lo chiede a tutti? A tutti gli ospiti?”. Ne nasce un botta e risposta che dura diversi minuti

"Il punto di vista deve essere lo stesso aldilà della religione che si professa. Il rispetto vale per tutti e comunque, non c’entra nulla la religione. Il mio rispetto della libertà e dei principi della nostra costituzione sono uguali per tutti” ribatte Mieli a Zanchini. ”Quello è sacrosanto” ha replica il conduttore, giustificando la domanda con la sensazione  "che la sua sensibilità possa essere in caso diversa”. ”Qui si sbaglia, la mia sensibilità non è diversa” chiude Mieli, "sono una senatrice della Repubblica sono italiana e professo una religione. Io difendo i diritti di tutti quelli che vengono denigrati".

Le reazioni

Passano pochi minuti, e il caso deflagra. Ancora una volta, riflettori accesi sulla Rai. Ma a questo giro è la maggioranza a incalzare. A partire da FdI in difesa della sua senatrice. "Trovo davvero grave e inquietante quanto avvenuto stamattina alla senatrice di Fratelli d'Italia Ester Mieli, ospite di un programma radiofonico della Rai", mette a verbale in una nota  il presidente del Senato Ignazio La Russa. " Ritengo la domanda posta alla senatrice Ester Mieli dal conduttore di Radio Anch'io una terribile distrazione, una caduta di stile che purtroppo in questa fase incrocia con fenomeni di antisemitismo diffuso", rilancia Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera. Ed ecco Giovanni Donzelli, responsabile dell'organizzazione a Via della Scrofa: "Quello che è successo oggi a Radio 1 è gravissimo e ci sembra persino surreale dover intervenire per ribadire che chiunque deve avere il diritto di esprimere le proprie idee". Parla di un episodio "agghiacciante ma soprattutto deprimente" la ministra Daniela Santanché. 

Il chiarimento

E' un continuo. Solidarietà anche dal Pd. Mentre dalla Rai partono le telefonate. L'Ad Roberto Sergio fa sapere di aver sentito Mieli. Mentre Riccardo Pionati, direttore di Radio 1, scrive una lettera a Zanchini chiedendo di scusarsi: "Certo della tua buonafede e riconoscendo le tue indubbie doti professionali credo necessario chiudere subito una polemica che non serve a nessuno». Alla fine le scuse arrivano:  «Sono molto dispiaciuto se la senatrice Mieli si è sentita offesa, ma il mio intento era esattamente l'opposto - spiega in serata Zanchini all'Ansa -. Volevo far emergere l'esistenza di un clima ostile agli ebrei e quindi di portarle la mia solidarietà". «Trovo offensivo insinuare un mio presunto antisemitismo», ha aggiunto, ricordando di avere parenti ebrei.

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