Paola Perego, rivelazione inaspettata: "Alcuni miei colleghi mi ...

10 giorni ago

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Paola Perego, rivelazione inaspettata: “Alcuni miei colleghi mi chiedevano di…”

Nelle ultime ore la nota conduttrice Paola Perego si è lasciata andare ad alcune rivelazioni inedite sul suo lavoro.

La conduttrice di Citofonare Rai Due Paola Perego, che nell’ultima puntata ha dovuto salutare la collega Simona Ventura perché costretta al riposo forzato per la paresi facciale che l’ha colpita, ieri pomeriggio è stata ospite da Alberto Matano a La Vita In Diretta. Argomento del giorno sono state le recenti dichiarazioni fatte da Marcella Bella a Belve sulle colleghe Orietta Berti, Anna Tatangelo e Donatella Rettore.

Il conduttore, dopo aver trattato l’argomento e fatto qualche considerazione, si è rivolto a Paola Perego chiedendole: “Sveliamo questo mistero, le rivalità ci sono. Orietta e Marcella l’hanno fatto vedere in televisione. Molto spesso invece si dice ‘no, siamo tutti amici e ci vogliamo bene’. In realtà in questo mondo c’è grande rivalità. È così secondo la tua esperienza o no?”.

Paola Perego, la rivelazione sui colleghi

La conduttrice ha svelato di aver avuto delle esperienze particolari, specialmente con due colleghi uomini, che facevano richieste ben precise ai registi.

Ecco che cosa ha detto: “Sì la rivalità c’è, ma non tanto tra donne, almeno io parlo per la mia esperienza. Io poco fa dietro le quinte a loro raccontavo che io la più grande rivalità l’ho avuta con conduttori uomini. Alcuni miei colleghi chiedevano il primo piano mentre io parlavo, non è uno scherzo ve lo giuro. Adesso non posso fare i nomi, però mi è successo con due conduttori. Il regista veniva da me e mi diceva ‘guarda io sono in imbarazzo perché parli tu e loro mi dicono di inquadrarli e io non so che fare’“.

E ancora: “Notavano tutto, cose del tipo ‘ah, ma lei ha detto una parola più di me’. Cioè a questi livelli ho lavorato e ripeto che è la verità. Può succedere, ma è brutta questa cosa. I nomi? no, non posso, ma è così brutto, i nomi li farò quando smetterò di lavorare. Se Alberto potrebbe fare i nomi? Ma no, che c’entra lui“.

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