NBA, risultati della notte: riscatto Lakers a San Antonio, i Thunder ...

Non c’è storia nella sfida tra Wizards e Clippers, perché i padroni di casa tirano con il 41.2% dal campo e vanno sotto da subito, senza dare mai l’impressione di poter rientrare in partita. Il veterano Malcolm Brogdon(17 punti e 6 assist) sembra l’unico ad avere un’idea di come almeno provare a impensierire gli avversari, che hanno l’ormai consueta doppia doppia da 18 punti e 16 rimbalzi di Ivica Zubac. Washington registra quindi la 13° sconfitta consecutiva di un inizio di stagione più complicato del previsto

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Nell’ottimo avvio di regular season dei Clippers c’è anche molto James Harden, che fin qui era sembrato a suo agio nell’agire da distributore di palloni per i compagni senza prendersi quasi mai il palcoscenico. La serata di Washington, però, gli offre la possibilità di rispolverare un po’ del repertorio che l’ha reso uno degli attaccanti più letali della storia della NBA contemporanea, e l’ex Sixers e Nets chiude con 43 punti, 7 assist e 13/22 dal campo

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I Sixers, ancora senza Joel Embiid e Paul George, prima vanno sotto contro Houston, poi riescono a rimontare e si guadagnano la possibilità di andare al supplementare. Una volta lì, però, i Rockets dimostrano di avere più energia e per Philadelphia arriva l’8° sconfitta nelle ultime 10 partite. Gli ospiti hanno un Alperen Sengun da 22 punti, 14 rimbalzi e 7 assist, oltre ai 19 punti e ai 12 rimbalzi di Amen Thompson in uscita dalla panchina. Ai Sixers non basta la serata di Guerschon Yabusele, che parte in quintetto e chiude a 22 punti e 7 rimbalzi

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La vittoria in trasferta che lancia ulteriormente i Rockets è firmata prima di tutto da Jalen Green, protagonista assoluto dell’attacco di Houston, che sfiora il suo career high con 41 punti a cui aggiunge 7 assist, tirando anche 12/20 sul campo

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Unica stella in campo per Philadelphia, Tyrese Maxey prova a tenere in piedi la squadra e sono suoi i tre tiri liberi che nel finale dei tempi regolamentari mandano la partita al supplementare. Dopo aver segnato 28 dei suoi 39 punti nel secondo tempo, però, Maxey rimane a secco durante l’overtime e i Sixers collezionano un’altra sconfitta

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Jalen Suggs segna il suo career high con 31 punti, il veterano Kentavious Caldwell-Pope ne mette 24tirando 6/10 da tre e i Magic rimangono imbattuti tra le mura di casa. Per Orlando c’è sempre anche Franz Wagner, autore di una prova da 21 punti e 6 assist, mentre per i Bulls conta poco la doppia doppia da 19 punti e 11 rimbalzi dell’ex di serata Nikola Vucevic, perché Chicago non riesce mai a entrare davvero in partita e subisce dall’inizio l’aggressività difensiva dei Magic

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I Pacers, trascinati dai soliti Tyrese Haliburton (28 punti e 10 assist) e Pascal Siakam (29 punti e 7 rimbalzi), cambiano marcia dopo l’intervallo lungo, riscattano un primo tempo troppo pigro e battono unaPortland tutto sommato combattiva. Gli ospiti coltivano il sogno di piazzare il colpo in trasferta sulle spalle di un Anfernee Simons da 30 punti e 6 assist, ma cedono nel finale di partita

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La vera sorpresa della serata arriva da Cleveland, dove gli Hawks giocano un eccellente secondo tempo e infliggono ai Cavs la seconda sconfitta stagionale e la prima tra le mura di casa. Trae Young fa segnare il suo massimo in carriera per assist in una singola partita a quota 22 e ci aggiunge 20 punti, De’Andre Hunterne segna 26 entrando dalla panchina e Atlanta ottiene un successo di peso anche per la sua classifica. Cleveland paga il 15/38 da tre di squadra e non sfrutta i 30 punti e 7 assist di Donovan Mitchell

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Sono I due liberi sbagliati da Cody Martin nel finale a vanificare la rimonta di Charlotte, che dopo essere stata sotto anche di 20 punti era riuscita anche a superare Miami nel 4° quarto trascinata dal solito LaMelo Ball (32 punti, 10 rimbalzi e 7 assist). Dall’altra parte, invece, non sbaglia Tyler Herro, autore di una prova da 27 punti, 8 rimbalzi e 5 assist e decisivo nei momenti cruciali dalla gara insieme a Duncan Robinson, che chiude a quota 22 punti con 6/9 da tre

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I Knicks partono male a Dallas, segnando solo 15 punti nel 1° quarto, e i padroni di casa smorzano sul nascere i successivi tentativi di rientrare nella partita dei ragazzi di coach Tom Thibodeau. La vittoria dei Mavs, la 4° nelle 5 partite giocate senza Luka Doncic, è frutto delle ottime prestazioni di Kyrie Irving (23 punti e 7 rimbalzi) e di Naji Marshall, inserito in quintetto al posto dell’altro assente Klay Thompson e autore di una prova da 24 punti. Per New York c’è un Karl-Anthony Towns da 25 punti e 14 rimbalzi, ma è troppo poco per strappare la vittoria in trasferta

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Non si può dire che Jalen Brunson non provi ancora una volta a farsi rimpiangere dai suoi vecchi tifosi, perché nella gara di Dallas il grande ex è il migliore in campo con 37 punti, 7 assist e 14/21 al tiro. La stella dei Knicks, però, è troppo sola, e i Mavs prevalgono grazie a una eccellente prova di squadra

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La partita tra Pelicans e Raptors dura di fatto un solo quarto, perché New Orleans, che ritrova Dejounte Murray (14 punti e 5/17 dal campo) dopo oltre un mese, ha rotazioni ancora troppo corte a causa delle tante assenze e si vede costretta a cedere il passo a Toronto. Gli ospiti, poi, pescano un’altra ottima serata da parte di RJ Barrett, che chiude la sua prova con 22 punti, 11 assist e 8 rimbalzi, confermandosi punti fermo del presente e del futuro dei Raptors

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I Kings, reduci da 4 sconfitte consecutive, trovano un grande finale di partita sul campo di Minnesota, con De’Aaron Fox (26 punti e 8 assist) e Malik Monk (27 punti e 9 assist in uscita dalla panchina) protagonisti del parziale di 17-2 con cui Sacramento domina gli ultimi 5 minuti e piazza il colpo in trasferta. Nonostante un Anthony Edwards da 29 punti, arrivati però con un rivedibile 9/24 al tiro, i T’Wolvesincappano nella 4° sconfitta di fila e ora scivolano addirittura fuori dalla zona play-in della Western Conference

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Per ottenere la loro 4° vittoria di fila, ai Grizzlies basta cambiare marcia nel 2° quarto, dove i padroni di casa prendono il largo e poi gestiscono i tentativi, peraltro piuttosto blandi, di rientrare in partita da parte di Detroit. Marcus Smart entra dalla panchina e trascina Memphis con una prova da 25 punti e 5 assist con 8/12 al tiro, mentre i Pistons, sempre privi di Cade Cunningham, non sfruttano i 22 punti di un ottimo Marcus Sasser, anche lui partito dalla panchina e migliore in campo per gli ospiti

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A Memphis i Pistons non riescono a impensierire i padroni di casa, ma a emergere nella prova insufficiente di squadra è invece Simone Fontecchio. Contro i Grizzlies l’azzurro parte come d’abitudine dalla panchina, ma piazza il suo season high segnando 18 punti in 22 minuti giocati, tirando 7/9 e aggiungendo alla sua ottima serata anche 2 rimbalzi, un assist e una stoppata

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Vittoria convincente per i Lakers, che dopo la batosta di Phoenix arrivano a San Antonio e partono forte, controllando poi nel corso della partita senza mai davvero rischiare di far riavvicinare gli Spurs in maniera pericolosa. Dalton Knecht parte in quintetto e ripaga coach JJ Redick con 20 punti e 8 rimbalzi, mentre ai padroni di casa non basta la doppia doppia da 20 punti e 10 rimbalzi di Victor Wembanyama, che tira però 9/20 dal campo e 2/9 da tre

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A condurre i Lakers al colpo in trasferta a San Antonio è ancora una volta LeBron James, che pur in una gara priva di sussulti particolari comanda il gioco e chiude con 16 punti, 11 assist e 10 rimbalzi. E 8 dei 16 punti di James arrivano nel 4° quarto, quando LeBron tira 4/5 dal campo e assicura il risultato per i suoi

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Dopo la brutta sconfitta contro i Knicks di lunedì notte, Denver si riprende subito e guidata dal solito Nikola Jokic (30 punti, 10 rimbalzi e 7 assist) passa senza troppi problemi sul campo dei Jazz. I Nuggets hanno anche 22 punti da Jamal Murray e 19 da Michael Porter Jr., mentre per Utah, che deve rinunciare alla sua stella Lauri Markkanen, servono a poco le buone prove di Collin Sexton e Keyonte George, autori rispettivamente di 26 e 23 punti

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Altra vittoria in trasferta e altro risultato a sorpresa a Phoenix, dove i Suns, reduci dalla bella vittoria sui Lakers, crollano nel secondo tempo e perdono in casa contro Brooklyn. I Nets, arrivati alla 4°vittoria nelle ultime 5 partite, pescano la serata magica di Tyrese Martin, che entra dalla panchina e segna 30 punti tirando 8/10 da tre, e approfittano del calo di energie dei padroni di casa dopo l’intervallo lungo. I Suns, invece, non sfruttano i 31 punti di Devin Booker e i 30 dell’ex Kevin Durant, anche perché le due stelle di Phoenix sono le uniche note positive di una prova di squadra troppo blanda

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Golden State, senza il suo leader Steph Curry, trova la peggior prestazione al tiro di squadra della stagione (35.4% dal campo e 32% da tre), ma grazie alla difesa riesce prima a rimontare da uno svantaggio in doppia cifra e poi, a 3 secondi dalla fine, avrebbe anche la possibilità di pareggiare il tutto, ma l’appoggio a canestro di Andrew Wiggins (16 punti) non centra il bersaglio e a vincere sono i Thunder. OKC, che perde Jalen Williams nella prima metà di gara, trova risposte convincenti dal nuovo acquisto Isaiah Hartenstein, autore di una doppia doppia da 14 punti e 14 rimbalzi, mentre agli Warriors non basta quella da 10 punti e 13 rimbalzi con anche 7 assist di Draymond Green

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Quando Golden State riapre una partita che all’intervallo sembrava se non chiusa decisamente indirizzata verso OKC, la risposta dei Thunder rimane la stessa: Shai Gilgeous-Alexander. La stella canadese conferma la sua candidatura al premio di MVP della regular season con un’altra prova eccellente da 35 punti, 9 assist e 5 rimbalzi, chiudendo i conti con freddezza dalla lunetta nel finale di gara concitato

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Cleveland incappa nella sua 2° sconfitta stagionale, ma rimane in vetta alla classifica della Eastern Conference. I Magic continuano nella loro striscia di vittorie e sono saldi al 3° posto. 13° sconfitta consecutiva per Washington, sempre più ultima a Est

OKC vince a Golden State e rimane prima a Ovest, mentre gli Warriors si vedono sorpassare da Houston, ora al 2° posto. La 4° vittoria consecutiva vale a Memphis il 4° posto nella classifica della Western Conference, ma i Grizzlies sono tallonati dai Lakers vincenti a San Antonio nella notte 

Oggi su Sky Sport NBA spazio alla replica sfida tra Spurs e Lakers e quindi a quella di Mavs-Knicks con il commento in italiano di Francesco Bonfardeci e Matteo Soragna

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