Calcio, Tonali avrebbe scommesso sul Milan. Rischia pena più ...

18 Ott 2023

Il centrocampista del Newcastle avrebbe ammesso al pm di aver puntato anche sul club rossonero, ma in modalità per cui non si prefigurerebbe il reato di illecito sportivo

Tonali - Figure 1
Foto Sky Tg24

Sandro Tonali, interrogato in Procura a Torino il 17 ottobre per circa due ore, avrebbe ammesso alla pm Manuela Pedrotta di aver scommesso anche sul Milan, ma non si prefigurerebbe illecito sportivo perché non avrebbe mai scommesso contro la sua squadra. Questa ammissione, come riporta Sky Sport, rappresenterebbe comunque un’aggravante e quindi nel patteggiamento rischia una pena più lunga di quella di Fagioli. Il bianconero ha patteggiato sette mesi di stop dal calcio giocato.

L'interrogatorio a Tonali

Il centrocampista del Newcastle ha risposto alle domande del pm Manuela Pedrotta nell'ambito del procedimento in cui, come Fagioli, è indagato per "esercizio abusivo di gioco e scommesse". Gli inquirenti, con alla mano le chat e i dati relativi al traffico internet estrapolati dal suo telefonino, gli hanno chiesto conto delle sue puntate on line. Tonali non avrebbe mai scommesso sulla sconfitta della sua squadra, ma avrebbe giocato solo sul Milan vincente.

Tonali - Figure 2
Foto Sky Tg24

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Il patteggiamento di Nicolò Fagioli

Nicolò Fagioli ha intanto perfezionato con la procura della Figc il patteggiamento a sette mesi di stop dal calcio giocato. La pena complessiva concordata da Fagioli è di 12 mesi, cinque dei quali commutati in "prescrizioni alternative" che gli serviranno per uscire dal tunnel della ludopatia: in particolare dovrà partecipare a un piano terapeutico della durata di 6 mesi e ad un ciclo di incontri pubblici tenuti da associazioni sportive dilettantistiche, centri federali territoriali, centri per il recupero dalla dipendenza dal gioco d'azzardo. Significa che a metà maggio avrà scontato la sua pena e, dunque, ipoteticamente potrebbe anche partecipare agli Europei. 

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Tonali - Figure 3
Foto Sky Tg24
La posizione della Figc e del ministro dello Sport

La linea dettata dal presidente della Figc, Gabriele Gravina è che "chi ha sbagliato pagherà e noi faremo il possibile perché la sentenza arrivi in tempi rapidi. Ma poi, al di là dell'errore individuale, lo aiuteremo". Per il ministro dello sport, Andrea Abodi, "ora come ora dobbiamo concentrarci sul problema e senza farci distrarre dai discorsi sulle responsabilità di questo o quel soggetto: c'è la federazione, ma poi ci sono le leghe, i club, i singoli. Credo che sia importante la gestione dello spogliatoio, avere con i ragazzi un rapporto in grado di comprendere le situazioni di disagio. La Figc è responsabile del sistema, certo, ma ci sono tante altre tappe prima".

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Perché i calciatori non possono scommettere

Il divieto ai calciatori di scommettere è normato dal regolamento della Federazione Italiana Gioco Calcio (Figc). All'articolo 24 si legge esplicitamente che "l’ordinamento federale fa espresso divieto ai calciatori ed ai tesserati in genere di effettuare qualsiasi tipo di scommessa al fine di trarne profitto. Questo anche in una prospettiva di garanzia del regolare svolgimento delle gare e dei campionati".

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