Scout Juve in missione a Londra: a sinistra spunta Wendell

Sabato un emissario dei bianconeri era a Wembley per visionare l'esordio in nazionale dell'esterno brasiliano, che ha un contratto con il Porto in scadenza 2025

Wendell - Figure 1
Foto La Gazzetta dello Sport

Giornalista

27 marzo 2024 (modifica alle 12:10) - MILANO

La Juventus mette la freccia sulle corsie laterali. Nel programma di rinnovamento sul mercato, c’è spazio anche per cambiamenti sulle fasce. Fatto salvo Andrea Cambiaso, una delle note più positive dell’annata corrente, tutti gli altri esterni non hanno il posto assicurato nella squadra che verrà. Da Filip Kostic, per cui ci sono stati già sondaggi dall’Arabia Saudita, a Timothy Weah, che ha deluso le attese alla sua prima stagione in Italia, per finire con Samuel Iling Junior, giovane per cui potrebbero essere valutate offerte in estate, anche per garantirsi una plusvalenza. Senza contare che anche nei “terzi” di difesa, qualora si prosegua con una retroguardia a tre, bisognerà aggiungere qualcosa, se non altro per sostituire il partente Alex Sandro. Mentre Weston McKennie, interno di centrocampo usato talvolta da laterale destro a tutta fascia da Massimiliano Allegri, ha una situazione contrattuale particolare (scadenza nel 2025) e per ora le trattative per il prolungamento non hanno portato a passi in avanti. Così Cristiano Giuntoli e i suoi uomini mercato hanno cominciato la loro ricerca, concentrandosi su profili adatti sia a giocare da “quinti” che da terzini puri o “braccetti”, in particolare mancini. E un nome emerso negli ultimi giorni è quello di Wendell. 

chi è

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Sabato sera a Londra un osservatore della Juve ha potuto vederlo all’opera in Inghilterra-Brasile. Un’occasione speciale per Wendell, che ha finalmente debuttato con la Seleçao, nella vittoria per 1-0 dei verdeoro firmata Endrick. Classe 1993, Wendell era già stato convocato in passato, ma non aveva mai messo il piede in campo. Ieri sera, invece, ha già replicato dal 1’ contro la Spagna, raggiungendo quota due in appena quattro giorni. Di esperienza internazionale, comunque, ne ha già parecchia, dopo essere sbarcato in Europa ad appena 21 anni. In carriera vanta infatti 35 presenze in Champions League, maturate con la maglia del Bayer Leverkusen prima e del Porto poi. Con la squadra portoghese oggi ha un contratto in scadenza nel 2025, motivo per il quale può essere una buona opportunità sul mercato, a costi limitati e rendimento assicurato. Mancino naturale, Wendell ha quasi sempre giocato da terzino puro in una difesa a quattro, anche se sporadicamente è stato impiegato pure da “quinto” di centrocampo a sinistra o da “braccetto” in una difesa a tre. Dotato di buona velocità e piede discreto, dà il suo meglio nella fase difensiva, ma non disdegna qualche sortita in avanti, spesso rifinita con un bel cross. Può essere, dunque, sia un sostituto di Alex Sandro in rosa che un’alternativa sulla corsia mancina adattabile a qualsiasi modulo. Dal 3-5-2 (e varianti) al 4-3-3 (e varianti). Fuori dal campo, invece, è il ritratto dell’affidabilità: padre di due bimbe (l’ultima, Isabela, nata a gennaio), è molto religioso e anche sui social non lascia molto spazio alla vita mondana. Giusto qualche gita a cavallo o uscita con la moglie Cidia, professionista nel mondo del fitness e del wellness. 

Gli altri profili

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Wendell guadagna poco più di un milione di euro a stagione e, con un solo anno di contratto davanti, il Porto non può di certo chiedere la luna. Anche perché nel 2021 lo pagò meno di 5 milioni di euro al Leverkusen. Ma siamo appena a marzo e, ovviamente, la Juve ha anche altri nomi sul taccuino. Stessa situazione contrattuale, ma forse prezzo più caro per Reinildo Mandava, 30enne mozambicano dell’Atletico Madrid, simile per caratteristiche al brasiliano. In Spagna, di ritorno da un brutto infortunio, non sta giocando tantissimo, sebbene il suo agente, Manuel Tomas, stia dialogando con i colchoneros per un possibile rinnovo. La Juve lo tiene comunque d’occhio, così come in giro per l’Europa è attenta pure ad altri profili. Mancino è anche Maximilian Mittelstädt, classe 1997 dello Stoccarda, una delle rivelazioni dell’attuale Bundesliga, tanto da meritarsi la convocazione in nazionale (ieri primo gol con la Germania nell’amichevole contro l’Olanda). È più giovane degli altri due (classe 1997) e le sue quotazioni sono in deciso rialzo. E pensare che un anno fa, di questi tempi, Mittelstädt faticava a trovare spazio nell’Hertha Berlino, poi retrocesso in Zweite Bundesliga, la Serie B tedesca. Lo Stoccarda l’ha pagato appena mezzo milione, facendogli firmare un contratto triennale.

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