Emanuela Orlandi, spunta il nome dello zio nelle indagini ...

10 Lug 2023

Roma, 10 luglio 2023 – Spunta il nome di uno zio di Emanuela Orlandi nelle indagini sul caso della cittadina vaticana scomparsa nel giugno del 1983. Si tratta di Mario Meneguzzi, marito di Lucia Orlandi, sorella del padre di Emanuela.   

Emanuela Orlandi - Figure 1
Foto Quotidiano.net

A destra la foto di Mario Meneguzzi, a sinistra l'identikit dell'uomo che era a colloquio con Emanuela la sera della scomparsa (TgLa7)

Il carteggio fra Casaroli e il confessore degli Orlandi

Secondo quanto ha rivelato un servizio del Tg de La7, nel settembre del 1983, tre mesi dopo la sparizione, l'allora Segretario di Stato Vaticano Agostino Casaroli scrisse, in via riservata, un messaggio per posta diplomatica a un sacerdote sudamericano inviato in Colombia da Giovanni Paolo II, in passato consigliere spirituale e confessore degli Orlandi. La missiva - sempre secondo quanto afferma il servizio - sollecitata da ambienti investigativi romani, puntava a chiarire se il religioso fosse a conoscenza del fatto che Meneguzzi avesse molestato la sorella maggiore di Emanuela, Natalina. Una domanda a cui il religioso rispose in maniera affermativa.

Il prelato – riporta ancora TgLa7  – avrebbe anche aggiunto che Natalina aveva paura: le era stato intimato di tacere oppure avrebbe perso il lavoro alla Camera dei Deputati dove Meneguzzi, che gestiva il bar, l’aveva fatta assumere qualche tempo prima. Le lettere sono ora finite all'attenzione del promotore di giustizia vaticano e ai pm di Roma che indagano sui fatti.

L’identikit e il ruolo dello zio dopo la scomparsa

Gli inquirenti hanno anche effettuato un confronto tra l'identikit, fatto dal vigile e da un agente di polizia, dell'uomo a colloquio con Emanuela la sera della scomparsa e una foto di Meneguzzi, da cui emergerebbe una certa somiglianza.

Nelle ore che seguirono la scomparsa fu Meneguzzi a tappezzare Roma dei manifesti di Emanuela. Fu lui, è emerso, a presentare agli Orlandi Gennaro Egidio, l’avvocato che gestì all’epoca la vicenda e che sarebbe stato pagato dai servizi segreti.

All’epoca la sorella di Emanuela aveva raccontato gli abusi: è scritto nei verbali del tempo che finora non sono mai emersi. Ora gli investigatori rilanciano questa pista familiare, percorsa nei primi tempi, e poi abbandonata.  

Pietro Orlandi: “Scaricano tutto sulla famiglia”

E’ furioso per l’indiscrezione emersa il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, che si sfoga in un post su Facebook. 

"Oggi ho capito che sono delle carogne. Hanno deciso di scaricare tutto sulla famiglia, senza vergogna, senza vergogna, mi fanno schifo”, attacca. “Non pensano ai parenti, ai figli? – si chiede al telefono con l’agenzia Adnkronos - No, questa carognata non può passare così”. L’avvocata degli Orlandi, Laura Sgrò, che segue il caso da qualche anno, spiega che lei e la famiglia hanno “appreso del carteggio guardando il telegiornale, nessuno ha avuto il pensiero di avvisare di una notizia del genere”. 

Gli Orlandi commenteranno ufficialmente domani in una conferenza stampa convocata alle 16 alla sede dell’Associazione stampa estera a Roma. Ci saranno Laura Sgrò, Pietro e Natalina Orlandi. 

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