Cosa rischia Piero Fassino dopo la denuncia per il furto del profumo ...

9 giorni ago
Fassino

diIlaria Sacchettoni

La Procura di Roma aprirà un'inchiesta. Il presunto furto di cui è accusato Fassino potrebbe rappresentare un fatto «tenue». Le due versioni non corrispondono: secondo i titolari, l'ex ministro aveva un atteggiamento «sospetto», lui spiega di aver avuto solo un attimo di distrazione

Il furto del profumo (una boccetta di Chanel da 130 euro) potrebbe rappresentare un fatto «tenue». Troppo per valere una condanna all’onorevole Piero Fassino che, secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano è stato denunciato dalla società titolare di un duty free all’aeroporto di Fiumicino. Fatto che ha avuto un'eco clamorosa visto che si tratta di un parlamentare della Repubblica ed ex ministro italiano.

Il profumo in tasca

Il caso merita di essere riepilogato: il 15 aprile scorso l’onorevole Pd avrebbe infilato in tasca una boccetta di profumo (qui le versioni dei proprietari del duty free e dell’interessato divergono: gli uni dicono che tutto sarebbe avvenuto con fare «sospetto», l’altro giura invece che è stato solo un attimo di distrazione dovuto al fatto di rispondere al telefono con la bottiglietta in mano) e dunque sarebbe stata avvisata la Polaria che immediatamente ha redatto una denuncia in merito.

La denuncia e l'inchiesta

La denuncia risulta essere in via di acquisizione da parte dei magistrati della Procura di Civitavecchia, quindi è una certezza che vi sarà una inchiesta in merito. Il reato è quello di furto. L'art. 624 del codice penale che disciplina il reato di furto afferma che «chiunque s'impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 154 euro a 516 euro».

Cosa rischia Fassino

Ma in concreto il giudice potrebbe assolvere per tenuità del fatto come spesso testimoniano i processi celebrati quotidianamente nelle aule del monocratico. Diverso l’aspetto mediatico della faccenda che di fatto ha già sottoposto Fassino a una pressione gigantesca. L’onorevole si è definito molto provato da quanto avvenuto ma soprattutto ha continuato ad affermare di essere stato intenzionato a sborsare i centotrenta euro necessari per l’acquisto del prodotto.

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25 aprile 2024 ( modifica il 25 aprile 2024 | 12:20)

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