Strage di Erba, Corte d'Appello ammette il ricorso: si deciderà su ...

9 Gen 2024

La Corte d'Appello di Brescia ha emesso un decreto di citazione a giudizio nei confronti di Olindo Romano e Rosa Bazzi per la prima udienza del processo di revisione sulla strage di Erba. La Corte ha citato le parti civili e anche il procuratore generale di Milano, nella persona del sostituto pg Cuno Tarfusser. I giudici valuteranno, all'esito della discussione tra le parti, se rigettare le istanze oppure accogliere le nuove prove proposte dagli avvocati e disporre la revisione del processo. I due coniugi sono stati già condannati all'ergastolo nel primo processo. L'udienza è fissata per il primo marzo. In quella sede inizierà la discussione sull'istanza di revisione della sentenza, ha reso noto uno dei legali, Fabio Schembri. Il processo davanti alla Corte d'Appello di Brescia si potrà concludere con un'assoluzione o una condanna di Rosa Bazzi e Olindo Romano oppure con una dichiarazione di inammissibilità dell'istanza di revisione.

Strage di Erba - Figure 1
Foto Sky Tg24
La richiesta di revisione della sentenza

Lo scorso ottobre, i legali di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati in via definitiva per la strage di Erba (Como) dell'11 dicembre 2006 con quattro morti e un ferito grave, avevano depositato alla Corte d'assise di Brescia l'istanza di revisione di condanna per i coniugi. Gli avvocati ritengono di aver nuovi elementi tali da portare a un proscioglimento della coppia, in carcere dal 2007. La richiesta di revisione della sentenza di ergastolo segue, a distanza di mesi, quella del sostituto pg di Milano Tarfusser. "Ma c'è molto di più rispetto ai temi portati dal magistrato - spiega l’avvocato Schembri -. Abbiamo allegato sette consulenze, audio e video e affrontato tempi più vasti”.

I nuovi elementi

Tra gli argomenti, le modalità della morte di Valeria Cherubini che sarebbero "incompatibili" con la tesi di colpevolezza dei coniugi; inoltre si insiste sulla testimonianza di Mario Frigerio, marito di Cherubini e unico sopravvissuto alla strage, morto negli anni successivi, e diventato principale testimone dell'accusa che riconobbe Olindo in aula. Una versione in dibattimento che, per i legali, contrasterebbe con quanto dichiarato da Frigerio nell'immediatezza, nel letto d'ospedale, e emerso attraverso le intercettazioni ambientali. Vi è poi uno studio sull'energia elettrica nella casa dell'eccidio e infine la testimonianza di Abdi Kais, mai sentito dagli inquirenti, e residente nell'abitazione di Erba, che venne poi arrestato per spaccio nella zona dove avvenne il massacro. In tutto, la richiesta era di di oltre 150 pagine.

vedi anche Strage di Erba, Olindo Romano e Rosa Bazzi chiedono revisione sentenza

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