La maternità surrogata è un mercato di bambini, afferma la ministra ...

20 Mar 2023

Si accende il dibattito sui figli delle coppie omosessuali e sulla maternità surrogata, vietata in Italia e osteggiata dal governo, che condanna l’ideologia gender e la “lobby LGBT”, mentre la sinistra ha chiesto una maggiore tutela dei bambini nati da fecondazione eterologa all’estero o adottati da madri surrogate.

Dopo lo stop alla registrazione all’anagrafe dei figli nati da coppie omosessuali, si è acceso il dibattito sul tema così come sulla pratica della maternità surrogata.

Da una parte c’è la comunità LGBT+, sostenuta dalla sinistra, che chiede alla politica di colmare il vuoto legislativo per tutelare i figli nati da fecondazione eterologa fatta all’estero o adottati da madre surrogata (entrambe le pratiche sono vietate in Italia). Dall’altra, la destra al governo, che condanna da sempre sia l’ideologia gender che la ‘lobby LGBT’.

Rispetto al caso di figli di due madri nati in Italia dopo aver fatto ricorso alla fecondazione eterologa fatta all’estero, perché non permessa in Italia, vi è ancora incertezza giuridica. Tuttavia, finora sono sempre state autorizzate le trascrizioni immediate dei figli di due donne omosessuali nati all’estero.

L’Italia è stato l’ultimo Paese dell’Ue a legalizzare le unioni civili tra persone dello stesso sesso nel 2016, superando l’opposizione di gruppi cattolici e conservatori. Tuttavia, non è riconosciuto il diritto di adozione e la maternità surrogata. Ciò significa che i bambini nati da famiglie omosessuali tramite maternità surrogata possono mettere un solo nome sul registro delle nascite, oppure devono rivolgersi ad un tribunale.

Alcune città, tra cui Roma e Milano, hanno adottato una politica “genitore 1/genitore 2” che ha reso il processo più semplice. La scorsa settimana, però, il ministero dell’Interno ha interrotto questa pratica. Il Senato ha anche votato contro una misura dell’Ue che rende obbligatorio il riconoscimento dei genitori dello stesso sesso.

Durante la trasmissione Mezz’Ora in Più su Rai3, la ministra per le Pari Opportunità e la famiglia Eugenia Roccella ha definito il ricorso alla maternità surrogata come un “mercato di bambini”.

“Andrebbe spiegato meglio il concetto di maternità surrogata, che apre ad un mercato di bambini. Ci sono fiere internazionali, una l’hanno provata a fare anche a Milano. Ma in Italia è vietata non solo la maternità surrogata ma anche la sua propaganda”, ha spiegato.

“Una maternità surrogata costa circa 100mila euro e alle donne arrivano circa 15-20mila euro. Con l’adozione noi rimediamo ad un danno, con la maternità surrogata invece ne programmiamo uno”, ha aggiunto la ministra.

I giudici della Corte di Cassazione hanno stabilito che i bambini nati all’estero con maternità surrogata devono essere riconosciuti in Italia come figli di entrambi i genitori con l’adozione ‘in casi particolari’, che richiede l’approvazione di un giudice, e non con la trascrizione diretta all’anagrafe.

“Noi stiamo tornando indietro, non andando avanti. Stiamo arrivando a forme di mercificazione e schiavitù del corpo femminile. Questo non è un fronte del progresso. Da una parte si comprano gli ovociti, dai depliant, dai cataloghi, da donne belle, alte, di una determinata religione e con un altro quoziente intellettivo. Dall’altra invece ci sono le donne che prestano l’utero con caratteristiche molto diverse”, ha dichiarato la ministra Roccella.

Ha destato clamore, inoltre, la dichiarazione del vicepresidente della Camera Fabio Rampelli (Fdi/Ecr), che in occasione della Festa del papà (19 marzo) ha fatto i suoi auguri sui social ai “papà consapevoli di non poterlo essere senza una mamma”.

“Coloro che sono impossibilitati ad avere figli perché amano un altro uomo tengono per sé il loro desiderio e non compiono scelte egoistiche a danno delle donne di cui acquistano l’ovocita e affittano l’utero per nove mesi”, scrive Rampelli, che aggiunge come, secondo lui, i bambini delle coppie omosessuali siano “destinati a crescere in una vita tormentata, semplicemente perché desidererebbero avere una mamma, come natura prevede”.

“Un uomo che sa stare al suo posto, che insegna la gioia spensierata e l‘amara rinuncia, che sbarra la strada alle scorciatoie quando contrastano con il bene comune, che difende sempre i bambini e il loro diritto a un’infanzia serena e naturale, è già padre. Perché da padre si comporta”, aggiunge.

Anche la premier Meloni ha pubblicato i suoi auguri sui social, postando una foto della figlia e del compagno accompagnata da una riflessione sul ruolo dei padri: “Ai sacrifici che fate per dare il massimo ai vostri figli, a come sapete tornare bambini quando giocate con loro, allo sguardo forte e rassicurante che sapete mantenere anche quando la vita vi mette di fronte alle prove difficili. Siete una ricchezza insostituibile”.

In una recente intervista al settimanale Grazia, la premier Meloni ha affermato che le donne sono le prime vittime dell’ideologia gender.

“Oggi si rivendica il diritto unilaterale di proclamarsi donna oppure uomo al di là di qualsiasi percorso, chirurgico, farmacologico e anche amministrativo”, ha dichiarato Meloni, lamentando che così si cancellano corpo, essenza e differenza con l’altro sesso.

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