Codice della Strada, i punti oscuri della riforma

14 Mar 2024

Opposizione, sindaci, comitati, associazioni: tutti all'attacco del governo per l'introduzione del nuovo Codice della Strada

Pubblicato il 13 Marzo 2024 ore 09:45

L’iter per l’approvazione del nuovo Codice della Strada continua ad avanzare imperterrito, ed è oggi agli ultimi passaggi alla Camera, dove entrerà nel vivo l’esame finale in Aula. La riforma messa nera su bianco dalla maggioranza ha a detta dell’opposizione alcune lacune non indifferenti: basti pensare che sono stati presentati quasi 200 emendamenti per una sua modifica. Ma non c’è solo l’opposizione che si dice pronta a contestare il nuovo regolamento: associazioni, sindaci, comitati, sono tutti in prima linea ad attaccare il nuovo CdS.

Nuovo Codice della Strada: cosa non convince

Come evidenziato da Repubblica, la prima contestazione riguarda le limitazioni per i neopatentati, che salgono da uno a tre anni ma che prevedono che in questo periodo questi ultimi potranno guidare mezzi più potenti, ovvero autoveicoli fino a 75 kW/t e auto fino a 105 kW/t. C’è poi il capitolo autovelox: negli ultimi giorni abbiamo già parlato dello stop alle sanzioni multiple se gli eccessi di velocità rilevati dai dispositivi elettronici di controllo vengono registrati sullo stesso tratto di strada ed entro la stessa ora; a questo, si aggiunge la maggiore difficoltà nella loro installazione, con l’obbligo di verifiche periodiche di funzionalità e di taratura.

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