Codice della strada, la riforma: cosa c'è e cosa manca

14 Mar 2024

La stretta riguarda poi anche i neopatentiati con la licenza B, che allunga da uno a 3 anni il limite per guidare vetture di grossa cilindrata, ma allo stesso tempo aumenta la potenza massima della auto guidabili, portata da 70 a 105 chilowatt per tutti i veicoli con massa entro le 3,5 tonnellate, e da 55 a 75 chilowatt di rapporto potenza-tara per tutti gli altri veicoli.

Nuovo Codice della Strada - Figure 1
Foto Wired.it

In base alle regole del nuovo codice della strada, sarà installato nelle auto di chi è già stato sorpreso a guidare in stato di ebbrezza. Impedisce al mezzo di accendersi se chi guida è positivo all'alcol

I controlli

A maggiori sanzioni corrispondono maggiori possibilità di controllo. Il testo prevede la possibilità di rilevare più tipi di infrazione contemporaneamente con lo stesso apparecchio, l’ampliamento dei casi che possono essere accertati da remoto con dispositivi non presidiati da agenti e un maggiore valore sanzionatorio dato alle telecamere di sorveglianza in caso di gravi infrazioni, se le immagini vendono visionate da un agente entro 24 ore. Al contrario però, la riforma ha deciso di ridurre l’efficacia delle sanzioni nelle Zone a traffico limitato (Ztl), stabilendo che non possa essere fatta più di una sanzione al giorno per la circolazione abusiva nelle Ztl. Quindi una volta che si è entrati abusivamente, si sarà liberi di circolare nella Ztl per l’intera giornata, pagando una singola sanzione.

Cosa c’è nella riforma rispetto a motoveicoli, bici e monopattini

Per quanto riguarda i motoveicoli la riforma agisce in senso permissivo, abbassando il limite di cilindrata per l’accesso ad autostrade e strade extraurbane principali a 120 centimetri cubici (cc) e consentendo la circolazione di rimorchi trainati da moro. Per i monopattini, invece, viene introdotto l’obbligo di targa e di casco e per tutelare i ciclisti il divieto di sorpasso se non si può mantenere almeno 1 metro e mezzo di distanza laterale, ma solo “ove le condizioni della strada lo consentano”.

Allo stesso tempo però, il nuovo Codice della strada rende più difficile per i comuni costruire nuove corsie ciclabili, limitandone la realizzazione solo nelle strade in cui è impossibile creare piste ciclabili in sede protetta e in base a una valutazione ministeriale. Inoltre, è stata eliminata anche la clausola prevista dalla normativa europea che consente di realizzare doppi sensi ciclabili, cioè la possibilità per le bici di circolare in direzione opposta alle auto, uno dei metodi più efficaci usati in Europa per ridurre la velocità media nei centri urbani.

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